Alessandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, intervistata da Il Messaggero, spiega perché non scattò prima l’allarme coronavirus a partire da Alzano.

“Mi ricordo – afferma – di queste strani polmoniti, appunto. E da quanto emerso poi, già a dicembre, nelle acque reflue di questi territori iniziarono a comparire tracce di Covid. Cosa non ha funzionato? Le sentinelle dei territori non hanno fatto il loro dovere, mi riferisco ai distretti di prevenzione, gli uffici, le vecchie Asl insomma”. “Mi limito – aggiunge Zampa – a ricostruire i fatti e a ricordare quel periodo. Inoltre, già a dicembre, iniziarono a circolare le immagini di Wuhan in tutto il mondo”. “Forse dai territori – osserva – non si alzò il giusto interesse. E mancò dunque attenzione. Di sicuro la medicina del territorio, va potenziata, bisogna ripensarla”. E conclude: “Il ministero è stato trasparentissimo. Soprattutto nell’elaborazione dei dati legati alle vittime del Covid. Siamo stati il primo paese in Europa a verificare, l’origine dei decessi anche post mortem, quando le cose vanno bene non si possono tessere le lodi della sanità decentrata e quando vanno male si scarica sullo Stato”. L'articolo Zampa: C’erano tracce di Covid nelle acque reflue, l’allarme doveva partire dal territorio proviene da Partito Democratico.

Do you see content on this website that you believe doesn’t belong here?
Check out our disclaimer.